Isterectomia laparoscopica

 

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Isterectomia laparoscopica

L’isterectomia (asportazione dell’utero)  per via laparoscopicaconsiste nella rimozione dell’utero attraverso la via chirurgica laparoscopica.

L’isterectomia laparoscopica si è dimostrata vantaggiosa se confrontata con la chirurgia addominale per una serie di ragioni: 

. minore trauma sugli organi pelvici (si effettuano solo delle piccole incisioni, in questo modo si riduce il rischio di formazione delle cosiddette “aderenze”),

. miglior decorso post-operatorio (consistente in una rapida ripresa funzionale ed una veloce “canalizzazione”),

. riduzione del dolore post operatorio,

· possibilità di permettere un più rapido ritorno alla deambulazione,

· minore utilizzo di farmaci (antibiotici, antidolorifici, antipiretici),

· rapida ripresa post-operatoria (con rapida ripresa delle attività lavorative e sociali),

· riduzione della degenza ospedaliera (dai due ai tre giorni di degenza),

· riduzione delle complicanze post-operatorie (in particolare, riduzione del rischio di infezioni),

· Minore danno estetico

 

 Le più comuni indicazioni all’intervento di isterectomia sono

  • i fibromiomi uterini
  • il sanguinamento uterino anomalo
  • il prolasso uterino 
  • il tumore dell’utero

 

L’isterectomia (asportazione dell’utero) laparoscopica senza  o con annessiectomia bilaterale

(asportazione degli annessi cioè ovaie e tube)  si esegue con quattro piccoli fori sulla parete addominale (due o tre da 5 mm e uno o due da 10 mm).

Presso l’Unità Operativa Semplice di Laparoscopia Ginecologica l’isterectomia laparoscopica oggi viene effettuata di routine, su indicazione dello specialista, garantendo alle pazienti un approccio chirurgico mini-invasivo.