Il 19 e 20 OTTOBRE LA FESTA PER I 50 ANNI DELL'OSPEDALE

Il 19 e 20 OTTOBRE LA FESTA PER I 50 ANNI DELL'OSPEDALE

Venerdì 19 ottobre in programma un convegno internazionale sui principi ispiratori della sanità  religiosa: solidarietà  e sostenibilità  economica
del 09 Ott 2018
Il 19 e 20 OTTOBRE LA FESTA PER I 50 ANNI DELL'OSPEDALE Teofilo Santi ebbe un’intuizione lungimirante quando nell’ottobre del 1968 aprì a Ponticelli l’Ospedale evangelico Betania dotando uno dei quartieri più degradati e popolosi di Napoli di struttura sanitaria e sociale. Negli anni il nostro Ospedale ha rappresentato sempre un punto di riferimento, non solo sanitario, offrendo assistenza medica a tutti, anche i più emarginati o come negli ultimi anni agli immigrati senza permesso di soggiorno, ma anche e soprattutto umana e spirituale. Dal 17 al 20 ottobre celebreremo il 50° anniversario della fondazione dell’Ospedale Evangelico Betania con una grande festa e un convegno internazionale sulla sanità religiosa in Italia e nel mondo.

I 50 anni dell’Ospedale Evangelico Betania
 rappresentano una data importante per le chiese protestanti napoletane, italiane e straniere che vollero costruire, in questa area depressa della periferia di Napoli, un’opera sociale sanitaria, gratuita e solidale. 

Da ottobre, per un anno, saranno sviluppate diverse iniziative per ricordare la fondazione e il ruolo dell’Ospedale nel tempo.
Il primo appuntamento è presso l’Hotel Royal Continental il 19 ottobre con il convegno internazionale su “Sanità solidale e sostenibile” con la partecipazione di esperti italiani e internazionali. L’evento prevede due sessioni, una mattutina e l’altra pomeridiana. Nella prima, che comincia alle 9.00, sarà sulla sanità religiosa: “Quale Solidarietà, oggi, degli  Ospedali ispirati dalla Fede? Confronto internazionale tra “faith inspired hospitals”. La tavola rotonda moderata da Paolo Naso, docente di Scienza politica all'Università Sapienza di Roma prevede la partecipazione di Arnaldo Pangrazzi, Professore Straordinario e Docente di Pastorale sanitaria e di Clinical Pastoral Education (CPE) presso il Camillianum - Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria; Kristin Langstraat, System Director for Faith Community Relations - ACPE Certified Educator presso Ohio Health; Klaus Rieth, Evangelischer Oberkirchenrat Referatsleiter Referat für Mission, Ökumene und Kirchlicher Entwicklungsdienst, Stuttgart; Bonnie Condon, VP Community Health, Faith Outreach, Advocate Aurora Health, Illinois e Ermanno Genre, professore emerito della Facoltà valdese di teologia di Roma. Nel pomeriggio, invece, spazio ad una riflessione, di grande attualità, sulla sostenibilità economica degli ospedali e della sanità. Alle ore 15.00 il convegno “Quale sostenibilità, oggi, degli Ospedali e della Sanità? Confronto tra diverse risposte e politiche possibili” sarà moderato dal Presidente della Fondazione Evangelica Betania Luciano Cirica e vedrà la partecipazione di Claudio D’Amario, Direttore Generale del settore Prevenzione del Ministero della Salute; Americo Cicchetti, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale e docente di gestione del personale presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore; Ruehle Bernd, Geschäftsführung Diakonie Klinicum, Stoccarda; Michael J. Readinger, President and CEO_The Council for Health & Human Service Ministries, UCC, Cleveland, Ohio e Virginio Bebber, Presidente dell'Associazione Religiosa degli Istituti Socio-Sanitari (ARIS).

I 50 anni dell’Ospedale sono una dimostrazione concreta che si può fare sanità solidale e sostenibile al tempo stesso” – afferma il Presidente della Fondazione Evangelica Betania e dell’Ospedale Luciano Cirica – “come ho avuto modo di scrivere già nell’editoriale dello scorso numero di Betania Informa, la Solidarietà verso il prossimo e la Sostenibilità (Efficienza) economica, accompagnati dalla passione dei nostri dipendenti, sono stati i cardini strategici della nostra struttura. Lo sono stati per cinquant’anni e lo saranno anche in futuro. Quest’opera evangelica, appartenente alle chiese protestanti (Apostolica, Avventista, Battista, Esercito della Salvezza, Luterana, Metodista e Valdese) è stata ispirata e sostenuta dalla fede, ma non è mai stata concepita come un’opera confessionale e “religiosa”, bensì come un luogo di cura secondo una logica di “compassione” e di salute globalmente intesa. Oggi siamo diventati una struttura riconosciuta e inserita nel Sistema Sanitario Nazionale, equipollente ad una pubblica, per finalità, organizzazione e qualità”. 

I festeggiamenti per il 50° dell’Ospedale continueranno anche il 20 ottobre. Si comincia alle 11.00 con il Culto e le Celebrazioni. Seguirà un momento di fraternità con l’assegnazione di una medaglia celebrativa ai dipendenti. Nel pomeriggio, alle 15.30, gli ospiti saranno guidati  in una visita all’Ospedale Evangelico Betania. Alle 17 chiusura della celebrazione del 50° con il concerto del Coro Coreano di Roma.

Per comunicare l’importante anniversario sono state sviluppate anche diverse attività di comunicazione per condividere con il territorio l’idea di ospedale e di sanità che la Fondazione Evangelica Betania sta portando avanti. Nel mese di giugno è partita la campagna di comunicazione con affissioni stradali in tutta la città di Napoli.  Molto semplice ma con un messaggio forte il manifesto: “L’ospedale a braccia aperte. 50 anni al servizio della comunità”. Con immagini delle attività che si svolgono quotidianamente in ospedale. Dal mese di settembre partirà anche una campagna di comunicazione su Internet con un breve videoclip.

Cinquant’anni fa, oltre al nostro ospedale, vide anche la luce la legge n.132 del 12 febbraio 1968 che riordinò l’intero sistema ospedaliero italiano, dando inizio alla lunga stagione delle Riforme Sanitarie del nostro Paese culminata nel 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, gratuito e universale, a cui seguirono le ormai famose leggi  di riforma del 1992/93 e del 1999.” – conclude Cirica – “Il nostro ospedale in questi anni ha condiviso tutto questo percorso e oggi avverte la necessità - come del resto l’intero  sistema sanitario pubblico, privato e classificato religioso  - di capire che cosa ci riserva il futuro in sanità, tra universalismo delle cure e la sua effettiva sostenibilità; tra la gratuità delle cure ed i relativi costi crescenti e tra la necessità di una compresenza di diversi sistemi (pubblici, privati e misti) e la loro corretta remunerazione”.


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