Epatologia: prevenzione e cura delle malattie

Epatologia: prevenzione e cura delle malattie

del 27 Mar 2014
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Epatologia: prevenzione e cura delle malattie

La cirrosi epatica rappresenta l’undicesima causa di morte in Italia con oltre 30.000 morti per anno. A Villa Betania c'è un centro specializzato per le malattie epatiche.

Il problema delle malattie epatiche ha, in Campania, dimensioni allarmanti:sette persone al giorno muoiono per cirrosi o tumore del fegato. Oltre 600.000 campani (immigrati esclusi!) hanno una infezione da virus C o da virus B Stiamo, inoltre, assistendo ad un inquietante aumento della steatosi epatica (“fegato grasso”) anche tale condizione può evolvere verso la cirrosi ed il tumore al fegato ed in ogni caso si accompagna ad un aumento della mortalità globale del 35-85% e della mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il doppio.

Epatologia-fegato

In questa realtà opera dal 1995 il Centro di Epatologia dell’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli, una Unità Operativa dotata di posti letto attiva nell’ambito funzionale del Dipartimento di Medicina Interna. Le principali aree di intervento sono costituite dalla diagnosi e terapia delle Epatiti Virali Croniche (HCV, HBV, HDV), delle malattie epatiche di origine alcolica e metabolica, delle malattie da accumulo di metalli (emocromatosi e morbo di Wilson), della Cirrosi Epatica con le sue complicanze (ipertensione portale, varici esofagee, ascite ed encefalopatia porto- sistemica); dalla diagnosi precoce e dal trattamento dell’Epatocarcinoma.

 

La principale peculiarità del Centro è costituita dal fatto che il paziente epatopatico viene trattato in una Unità Specialistica Epatologica, operante in piena autonomia, che è in stretta integrazione con tutte le competenze multispecialistiche dell’Ospedale.

La cirrosi epatica rappresenta l’undicesima causa di morte in Italia con oltre 30.000 morti per anno, di cui almeno 25.000 attribuibili alla evoluzione della epatite cronica B e C in cirrosi. Le morti per epatocarcinoma, potrebbe aumentare fino al 2020 se non verranno identificati e trattati i pazienti con epatite cronica asintomatica e ridotto il reservoir dei portatori cronici dell’infezione con un adeguato programma di sorveglianza nazionale per i pazienti a rischio. Sebbene le infezioni da virus B e l’epidemiologia dell’epatite C in Italia hanno mostrato una forte riduzione dell’incidenza assistiamo ad un progressivo aumento della steatosi epatica (“fegato grasso”) oggi presente nel 50% circa della popolazione adulta.

Tale condizione può essere dovuta ad uso eccessivo di alcol (steatosi epatica alcolica) ma anche, oggi sempre più frequentemente, all’aumento del peso corporeo, alla presenza di malattie metaboliche quali il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia (steatosi epatica non alcolica).

Tuttavia esiste oggi un’effettiva possibilità di cura con i trattamenti antivirali che consentono di trasformare i pazienti con epatite cronica B in portatori inattivi del virus senza più malattia epatica attiva e di eradicare l’infezione da HCV.

 

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