I LIONS DI NAPOLI CASTEL SANT'ELMO A SOSTEGNO DELL'INFORMAZIONE SUI VACCINI

I LIONS DI NAPOLI CASTEL SANT'ELMO A SOSTEGNO DELL'INFORMAZIONE SUI VACCINI

In Ospedale un'iniziativa di sensibilizzazione in occasione della Settimana Europea delle vaccinazioni
I LIONS DI NAPOLI CASTEL SANT'ELMO A SOSTEGNO DELL'INFORMAZIONE SUI VACCINIIl vaccino più rischioso? Quello non fatto”. All’insegna di questo slogan la Fondazione Evangelica Betania e il LIONS club Napoli/Castel Sant'Elmo dal 23 al 27 Aprile presso il Dipartimento Materno-Infantile dell’Ospedale Evangelico Betania promuovono un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sull’importanza delle vaccinazioni. Sulle vaccinazioni, infatti, i genitori hanno tanti dubbi che nell’ultimo anno sono notevolmente aumentati in seguito al dibattito scaturito dalle nuove disposizioni normative. In questi giorni, che coincidono con Settimana Europea delle Vaccinazioni promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ai genitori ed in particolare alle mamme in degenza, somministreremo  questionari per capire cosa pensano delle vaccinazioni e saranno offerte consulenze alle famiglie interessate durante il giro medico quotidiano dei neonatologi.
 
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto di Biochimica delle Proteine del Dipartimento di Scienze Biomediche del CNR di Napoli.
 
In Italia, purtroppo, la percentuale di donne che si vaccinano in vista di una gravidanza è ancora troppo bassa. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), una donna su tre non sa se è protetta contro la rosolia e solo il 41% delle donne ha effettuato il vaccino. Le vaccinazioni in gravidanza sono sempre state viste “con sospetto”, per la paura di eventuali danni al feto. In realtà i dati acquisiti sull’utilizzo, in questo caso, di “vaccini non vivi”, come, ad esempio, quello anti-influenzale, sono rassicuranti riguardo l’effetto protettivo e l’assenza di effetti collaterali su gravidanza, madre e feto/neonato. Al contrario, le infezioni contratte in gravidanza arrecano danno non soltanto alla mamma, ma anche al bimbo che porta in grembo, interferendo con il suo sviluppo.


 

Condividi