Patologia Ginecologica Benigna

 

Agenda ed eventi

 

Patologia Ginecologica Benigna

L'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia si occupa della diagnosi e della gestione, sia  medica che chirurgica, di tutte le patologie ginecologiche benigne:

 

Patologie della VULVA

  • Cisti ed ascessi della ghiandola del Bartolini
  • Cisti del dotto di Nuck


Patologie della VAGINA

  • Adenosi vaginale
  • Fibromi vaginali
  • Cisti di Gartner

 

Patologie dell’UTERO
  • Fibromi- Miomi Uterini
  • Utero Fibromatoso
  • Polipi Uterini
  • Adenomiosi (endometriosi interna)

 

Patologie dell’OVAIO

  • Cisti ovariche sierose e mucinose
  • Cisti ovariche endometriosiche
  • Cisti ovariche dermoidi (teratoma cistico)
  • Cisti ovariche in gravidanza.

 

ENDOMETRIOSI

 

Il  Sanguinamento Uterino Anomalo : le METRORRAGIE

 

Anomalie delle STRUTTURE di SUPPORTO della PELVI :  IL  PROLASSO GENITALE

  • Cistocele
  • Rettocele
  • Enterocele
  • Prolasso della volta vaginale
  • Prolasso genitale totale

Patologia Funzionale del basso tratto urinario : L’INCONTINENZA URINARIA


Il  DOLORE PELVICO CRONICO

  • Sindromi aderenziali addomino-pelviche
  • Patologia infiammatoria pelvica (PID)


STERILITA’ ed  INFERTILITA’

  • Cromatosalpingoscopia
  • Plastica e  ricanalizzazione delle tube uterine
  • Malformazioni genitali congenite
  • Malformazioni uterine

GRAVIDANZA EXTRAUTERINA 


L’approccio chirurgico alla patologia ginecologica benigna prevede il ricorso, ove possibile, alle tecniche della Chirurgia Mini-Invasiva

 

Chirurgia Vaginale. Tale tecnica non prevede incisioni addominali, in quanto viene utilizzato l’orifizio naturale rappresentato dal canale vaginale. Si tratta di una tecnica mini-invasiva.

 

Chirurgia Laparoscopica. Tale tecnica prevede delle piccole incisioni che vengono effettuate sull’addome. Si tratta quindi di una tecnica mini-invasiva.

 

Chirurgia Isteroscopica. Tale tecnica prevede l’utilizzo dell’isteroscopio, uno strumento che viene introdotto per via vaginale nell’utero senza creare alcuna incisione. Si tratta quindi di una tecnica mini-invasiva.

 

Chirurgia Mini-Laparotomica. La tecnica mini-laparotomica è un'evoluzione dell’intervento laparotomico classico, si prevedono delle  incisioni della cute di piccole dimensioni (normalmente fra i 4 e i 6 cm.) così si riduce al minimo il trauma chirurgico dell'intervento. Per questo si parla di tecnica mini-invasiva.

 

Chirurgia Laparotomica. La chirurgia laparotomica prevede l’apertura della parete addominale; l’intervento chirurgico viene eseguito con la tecnica tradizionale, cosiddetta “a cielo aperto”.

 

E’ sempre previsto un servizio di  Consulenza psicologica pre-operatoria e di Counselling infermieristico