Ecocardiografia fetale

 

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Ecocardiografia fetale

Ecocardiografia fetale

L'ecocardiografia fetale viene richiesta dal medico quando esistono situazioni di particolare rischio per la presenza di anomalie cardiache nel feto.
Il rischio di base (cioè della popolazione generale) di avere un feto affetto da malformazione cardiaca è di circa l'1%. In alcuni casi tale rischio aumenta ed è necessario un esame più accurato.


Ciò avviene nelle seguente ipotesi:

Indicazioni materne o familiari :

  • familiarità per cardiopatie congenite, cioè precedenti nati (fratellino o sorellina) affetti da tale patologia o malformazione cardiaca presente in uno dei due genitori (rischio di ricorrenza 1-4%);
  • malattie ereditarie che contemplano nel quadro sindromico anche malformazioni dell’apparato cardiovascolare;
  • infezione in gravidanza, soprattutto rosolia, citomegalovirus e coxsackie;
  • diabete insulino-dipendente;
  • malattie autoimmuni (autoanticorpi anti Ro e anti-La nel lupus eritematoso sistemico);
  • assunzione di farmaci di comprovata teratogenicità (anticonvulsivanti, alcool, litio, acido retinoico).
 

Indicazioni fetali:

  • sospetto di cardiopatia congenita nel corso di ecografia di routine;
  • aritmia fetale;
  • translucenza nucale superiore al 99° centile (cioè oltre 3.5 mm);
  • ritardo di crescita del feto ad insorgenza precoce (nel secondo trimestre);
  • malformazioni extracardiache;
  • idrope fetale non immunologica (aumento dei liquidi nei tessuti fetali);
  • gemelli monocoriali;
  • alterazioni cromosomiche.


L'ecocardiografia fetale identifica circa il 70% delle malformazioni cardiache, contro il 50-70% dell'ecografia di routine. Alcune malformazioni possono sfuggire, ad esempio piccoli difetti del setto interventricolare. Altre volte, la diagnosi in utero di alcune anomalie non viene confermata alla nascita: ad esempio un piccolo difetto interventricolare può chiudersi spontaneamente durante la vita fetale.

 

Per altre malformazioni la diagnosi in utero non è possibile, ad esempio la pervietà del dotto di Botallo e del forame ovale (due strutture che regolano la distribuzione del flusso di sangue tra le diverse parti del cuore) nel feto è fisiologica ma nel neonato può essere patologica.

 

Infine, in alcuni casi il difetto è evolutivo, cioè il quadro malformativo peggiora nel tempo ed è visibile solo nel terzo trimestre. Alcuni esempi sono la stenosi polmonare o aortica, e la coartazione dell'aorta.