8x1000 e 5x1000: storie di vita dietro ogni progetto

8x1000 e 5x1000: storie di vita dietro ogni progetto

I fondi dell'otto e del cinque per mille destinati dai cittadini italiani alla Fondazione Evangelica Betania servono a sostenere i progetti di solidarietà  sociale
8x1000 e 5x1000: storie di vita dietro ogni progetto Quando si parla di otto per mille e cinque per mille si parla di progetti. Il progetto di migliorare la struttura e la funzionalità dell’Ospedale Evangelico Villa Betania; il progetto di prevenzione oncologica ginecologica e senologica dedicato a donne straniere prive di permesso di soggiorno o che versano in uno stato di indigenza; il progetto di potenziamento del reparto di terapia intensiva neonatale attraverso l’acquisto di materiali e attrezzature indispensabili. 

A conclusione di un intero anno di progetti, vogliamo parlarvi delle storie che muovono questi progetti.
Storie di donne che il team di ostetricia e ginecologia incontra con dedizione e professionalità ogni settimana nell’ambulatorio solidale “Prendiamoci Cura di Lei”, che grazie ai finanziamenti dell’otto per mille delle chiese valdesi e metodiste, ha erogato nell’anno 2015 più di quattrocento prestazioni ginecologiche e senologiche a favore di pazienti straniere con difficoltà di accesso sanitario per motivi economici e burocratici; sostenendole e accompagnandole anche nei percorsi di approfondimento diagnostico che spesso risultano necessari e difficili da fare altrove.

La storia di Marian, donna ivoriana che si è affidata a noi per il suo difficoltoso percorso di  prevenzione ginecologica e senologica; la storia di Valentyna, donna ucraina accompagnata passo dopo passo in un percorso operatorio e post-operatorio ginecologico; la storia di Mariya, signora russa che non aveva mai fatto un pap test e che aspettando l’orario di visita ci leggeva le sue poesie; la storia di Cris, ragazza brasiliana che dopo essere venuta la prima volta in ambulatorio, ogni Giovedì ci telefona per farci conoscere le sue amiche che hanno bisogno di fare prevenzione e di parlare delle loro vite. 
Storie di neonati affetti da grave prematurità o di neonati a termine, bisognevoli di cure speciali.
Come la storia di Nikolas, nato inaspettatamente mentre la sua mamma, londinese per lavoro, si trovava in vacanza a Napoli. Una volta rientrato a casa, in Inghilterra, continua ogni anno a festeggiare il suo compleanno via web con il personale della TIN, perché ricorda non solo le cure ricevute ma anche il sostegno emotivo e l’affetto.
Come quella di Esther, che ha radici partenopee e brasiliane. Mamma Valdilene e papà Luca l’hanno desiderata fortemente e hanno trovato sostegno lungo tutto il percorso che dal reparto di ginecologia li ha portati fino alla neonatologia. Ogni grammo in più della piccola è una conquista per tutti!
Questa è l’anima della Terapia Intensiva Neonatale, fatta di uomini e donne che lavorano incessantemente per garantire le migliori cure ai piccoli pazienti, permettendo anche al genitore di vivere con serenità le fasi, all’inizio non facili, di accompagnamento di un figlio in un percorso complicato.
Professionisti che continuano ad occuparsi dei piccoli pazienti nella loro crescita, anche una volta tornati a casa, attraverso lo strumento dell’ambulatorio di Neonatologia e del servizio di Day Hospital, per continuare ad essere un punto di riferimento per le famiglie.

Tutto questo è stato possibile anche grazie ai fondi del cinque per mille destinati dai cittadini italiani alla Fondazione Evangelica Betania e dedicati nell’anno 2015 proprio alla Terapia Intensiva Neonatale (TIN)
In questa vocazione alla presenza nel sociale e alla vicinanza ai più deboli, si inserisce l’operato dell’Ospedale Evangelico Villa Betania, ospedale di periferia e di frontiera, che grazie anche ai fondi otto per mille delle chiese valdesi e metodiste ha iniziato il suo percorso verso la costruzione del nuovo ospedale, per continuare a servire il prossimo con umanità e trasparenza.
 
 
* mediatrice interculturale di “Prendiamoci Cura di Lei”
   referente per l’Ospedale Solidale
 

 

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