Corridoi umanitari: la Fondazione Betania sostiene le spese e le prestazioni mediche

Corridoi umanitari: la Fondazione Betania sostiene le spese e le prestazioni mediche

Nuovo accordo con la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) a sostegno del progetto Medical Hope per l'assistenza ai rifugiati e ai migranti nel Mediterraneo.
Corridoi umanitari: la Fondazione Betania sostiene le spese e le prestazioni mediche La Fondazione Evangelica Betania rafforza il suo impegno a sostegno del progetto  Mediterranean Hope, che prevede l’assistenza ai migranti e ai rifugiati nel Mediterraneo, contribuendo concretamente al programma Medical Hope. L’accordo, sottoscritto tra il presidente della FCEI, pastore Luca Maria Negro, e il presidente della Fondazione evangelica Betania (FEB), Luciano Cirica, prevede diverse azioni a supporto del programma tra cui un contributo economico a favore delle attività di “Medical Hope”, finalizzato all’acquisto di farmaci, al pagamento di prestazioni diagnostiche e specialistiche, nonché al pagamento di cicli di terapie e di ricoveri ospedalieri. Inoltre, con questo accordo, la Fondazione Betania – attraverso le strutture dell’Ospedale – garantisce prestazioni dirette diagnostiche e terapeutiche per rifugiati che giungono in Italia con il progetto ecumenico dei “corridoi umanitari”, che tra i promotori vede la stessa FCEI.
 
“È un segnale di solidarietà sanitaria verso i sofferenti stranieri” – afferma Luciano Cirica, spiegando il motivo dell’accordo – “ed è un riconoscimento del lavoro svolto dai corridoi umanitari, nonché un segno di speranza per future e più intense collaborazioni umanitarie assistenziali che sempre hanno caratterizzato la nostra esperienza di Ospedale evangelico“.
 
La Fondazione Evangelica Betania (che gestisce l’Ospedale evangelico Villa Betania a Ponticelli), da sempre impegnata nella promozione della tutela sanitaria ai migranti, con questo accordo e l’impegno a sostegno del programma internazionale dei Corridoi umanitari consolida il ruolo di Ospedale solidale proiettando la sua azione a livello internazionale.
 
Operativo in Libano, dove gli stranieri non hanno accesso al sistema sanitario pubblico, il progetto “Medical Hope” permette a diversi profughi bisognosi di cure, ma sprovvisti di ogni cosa, di ricevere assistenza medica e terapie adeguate.
 
“Questo nuovo accordo ci consentirà di ampliare gli interventi nel quadro del progetto ‘Medical Hope’ – ha spiegato Negro – potendo contare sull’esperienza professionale della Fondazione che da mezzo secolo opera a Napoli attraverso l’Ospedale evangelico Villa Betania, animata da profonde motivazioni evangeliche e con il convinto sostegno di 10 comunità protestanti dell’area napoletana”.
 
 

 

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