Innovazione e prospettive future in Chirurgia Generale

Innovazione e prospettive future in Chirurgia Generale

Ciò che ha davvero cambiato negli ultimi anni la chirurgia è l'approccio multidisciplinare alle patologie. Pietro Maida, Direttore del Dipartimento di Chirurgia descrive i cambiamenti degli ultimi anni
Innovazione e prospettive future in Chirurgia Generale In pochi altri settori della medicina l’avanzata del progresso tecnologico e della ricerca ha raggiunto vette maggiori che in chirurgia. Gli ultimi due decenni sono stati caratterizzati da un aumento di interventi mini-invasivi. Anche se la chirurgia tradizionale è ancora oggi importante secondo alcune indicazioni, i vantaggi di procedure mini-invasive sono nel frattempo stati documentati con prove scientifiche e cliniche; tra questi, la laparoscopia è un approccio che causa meno emorragie, una migliore visibilità del campo operatorio - che è aumentato ancora di più per effetto di ingrandimento dell'endoscopio - più breve degenza, dolore post-operatorio inferiore e maggiore soddisfazione complessiva dei pazienti.

In particolare, procedure endoscopiche sono diventate “gold standard” per numerosi interventi all'interno della cavità addominale. Così la laparoscopia viene utilizzata per le seguenti procedure: appendicectomia, gastrectomia, chirurgia del colon, ernie, resezione ileali, plastica antireflusso, laparoceli.
Il nostro Dipartimento di Chirurgia ha da sempre creduto nell’innovazione e negli anni ha sviluppato un’esperienza in campo laparoscopico tale da poter consentire l’esecuzione di interventi oncologici sempre più complessi con l’approccio laparoscopico, sino a divenire centro di riferimento per colleghi volenterosi di apprendere le nuove tecniche e di ampliare le proprie conoscenze. Certo l’innovazione passa attraverso mille scontri con la comunità scientifica, spesso restia ad assorbire nuovi approcci, ma quale citazione più pertinente se non quella del grande Isaac Asimov: “Qualsiasi innovazione tecnologica può essere pericolosa: il fuoco lo è stato fin dal principio, e il linguaggio ancor di più; si può dire che entrambi siano ancora pericolosi al giorno d'oggi, ma nessun uomo potrebbe dirsi tale senza il fuoco e senza la parola”. La nostra equipe è tutta volta a questo spirito sempre nella piena coscienza dell’etica scientifica, due parole che si fondono nella bioetica ed anzi negli ultimi anni abbiamo deciso di standardizzare le nostre tecniche rendendo le procedure ben codificate e riproducibili.

Seguendo ciò che di meglio offre l’innovazione ingegneristica abbiamo evoluto i nostri sistemi di visione laparoscopica passando da una visione in 2D al Full HD sino ad approdare alla tecnologia 3D. Con la tecnologia 3D il chirurgo ha una visione assolutamente ottimale delle strutture endoaddominali, sembra quasi di poter navigare all’interno del corpo,  ed inoltre ci si può con sempre maggiore precisione, spingere ad eseguire in tutta sicurezza interventi che in altri tempi mai avremmo immaginato possibili.

Di pari passo con la tecnologia visiva abbiamo inoltre implementato anche le tecniche di resezione con bisturi ad alta tecnologia basati su radiofrequenze ed ultrasuoni che riducono al minimo le perdite ematiche intraoperatorie, tutto questo a solo vantaggio del paziente, consentendo tempi di degenza sempre minori ed un impatto positivo anche sulla psiche del paziente stesso, che è stato dimostrato in numerosi studi clinici. Spingendo l’asticella delle nostre competenze sempre più in alto abbiamo sviluppato una notevole esperienza , poco comune nella nostra regione, con la tecnica mini-laparoscopica, dove utilizziamo strumenti finissimi del diametro di 2-3 millimetri con un impatto sul paziente minimo senza però cambiare le nostre abitudini chirurgiche e senza modificare tecniche oramai rodate da tempo. Anche in termini di materiali, la ricerca ha fatto passi in avanti notevoli, l’utilizzo di protesi all’avanguardia ha da sempre distinto il nostro reparto e ad oggi possiamo vantare moltissimi interventi con impianti di protesi riassorbibili di ultima generazione o protesi non riassorbibili che vengono perfettamente integrate nel nostro corpo per la cura di ernia e laparoceli.

Ma ciò che ha davvero cambiato negli ultimi anni la chirurgia è forse l’approccio multidisciplinare alle patologie, dove la discussione con i colleghi di altre specialità impone aggiornamenti costanti e la possibilità di eseguire una chirurgia cosiddetta “tailored”, su misura del paziente, andando incontro alle esigenze dei nostri tempi. La creazione di un team multidisciplinare e la nostra attitudine a partecipare a conferenze nazionali ed internazionali ci ha consentito di creare una rete virtuosa di conoscenze con colleghi che hanno portato il loro bagaglio di esperienza anche nel nostro Ospedale permettendo a tutti di crescere. Sempre con spirito critico e con mentalità scientifica , basandoci sui capisaldi della evidence based medicine siamo pronti ad affrontare nuove sfide e collaborare con gli amici ingegneri per sviluppare nuovi dispositivi atti ad offrire performance di livello alto ai nostri pazienti.

Il futuro è quindi adesso e noi siamo in prima linea per implementare l’offerta e le prestazioni chirurgiche spingendo i limiti sempre oltre le difficoltà quotidiane. 


Direttore Dipartimento di Chirurgia
   Direttore UOC Chirurgia Generale 

 

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