LA RAI RACCONTA LA SOLIDARIETA’ DELL’OSPEDALE BETANIA

LA RAI RACCONTA LA SOLIDARIETA’ DELL’OSPEDALE BETANIA

La presidente Vitiello e i direttori Sciambra e Cirica
del 30 Ott 2020
LA RAI RACCONTA LA SOLIDARIETA’ DELL’OSPEDALE BETANIALa richiesta di cure e di aiuto da parte dei cittadini è molto alta. E nel quartiere di Ponticelli, dove opera, l’Ospedale Evangelico Betania lavora a pieno regime anche con iniziative di solidarietà concrete per andare incontro a chi ha più bisogno”. È cominciato così il collegamento della trasmissione Rai “Buongiorno Regione” curata dalla Testata giornalistica regionale (Tg3).
La Rai ha voluto raccontare l’impegno della Fondazione Evangelica Betania e dell’Ospedale, in questo periodo storico difficilissimo, attraverso due servizi, una “diretta” al mattino presto dall’Ospedale e poi nel Tg3 regionale delle 14, dando voce alla presidente della Fondazione Evangelica Betania, Cordelia Vitiello, al Direttore Sanitario Antonio Sciambra e al Direttore Generale, Luciano Cirica.
 
“Abbiamo messo il 50% dei posti a disposizione della Rete regionale Covid con uno sforzo organizzativo straordinario. La Regione ci sta aiutando, anche economicamente, supportando il nostro lavoro ma per andare avanti e continuare a svolgere il servizio sanitario pubblico abbiamo bisogno del supporto dello Stato, dal momento che siamo una struttura privata e i costi iniziano a pesare”, ha detto Cirica ai microfoni Rai.
 
“L’ospedale Evangelico Betania” – racconta il Direttore Sanitario Antonio Sciambra -  “metterà a disposizione della rete regionale COVID il 50% circa dei 158 posti letto, cioè tra i 60 e 70 posti COVID (l’accordo è in fase di definizione). Dei posti a disposizione 4 saranno di terapia intensiva, 8 subintensiva e i restanti di degenza. Sono in fase di definizione i percorsi per l’accesso all’area COVID che sarà separata dal resto della struttura, dovrebbe occupare un piano a parte, con accesso separato. resta operativa tutta la struttura con le sue specialità: medicina, cardiologia, chirurgia, ortopedia e ovviamente il reparto materno infantile con la ginecologia-ostetricia è il pronto soccorso ginecologico. Che non ha mai smesso di funzionare”.
 
Nonostante le difficoltà le iniziative di solidarietà non si sono mai fermate. Una di queste, in particolare, il Camper della Salute, continua a girare senza sosta per portare un po' di sollievo agli emarginati, i senza fissa dimora, i più poveri, secondo la volontà del fondatore, il medico metodista Teofilo Santi che costruì Villa Betania con il supporto delle Chiese evangeliche napoletane per andare incontro ai “viandanti colpiti dalle ferite della vita”.
 
Oggi la Fondazione Evangelica Betania sostiene ben 10 progetti solidali che sono diventati un punto di riferimento per tante persone. Come racconta la presidente Cordelia Vitiello nell’editoriale del nuovo numero del giornale Betania Informa: “Abbiamo cominciato con il progetto “Prendiamoci cura di lei”, rivolto alle donne straniere senza permesso di soggiorno che vivevano sul territorio in uno stato di disagio linguistico e di difficoltà socio-economica e alle donne italiane appartenenti a fasce disagiate; poi si è aggiunto il progetto “Rose Rosa”, uno spazio amico per promuovere e diffondere la cultura della prevenzione attraverso l’educazione sanitaria e sessuale. Tra gli altri è importante ricordare l’Ambulatorio infermieristico neonatologico per neonati late preterm e non, bisognosi di controlli che devono necessariamente essere effettuati prima della visita fissata nell’ambulatorio di follow-up; l’Ambulatorio di chirurgia solidale per pazienti con complicanze legate a ferite chirurgiche e stomie; l’Ospedale Amico, un progetto solidale coordinato dal servizio di cappellania, diretto ai malati indigenti che giungono nel nostro ospedale mancanti di tutto; il progetto Sweet Touch che insegna ai genitori della Terapia Intensiva Neonatale il contenimento del loro bambino attraverso un contatto con mani ferme e rilassate, per ricostruire il legame interrotto bruscamente con il parto prematuro. Più recentemente è stato attivato anche l’Ambulatorio di ortopedia pediatrica dedicato a tutte le patologie ortopediche non chirurgiche per bambini da 0 a 14 anni. Molte persone bisognose ancora hanno difficoltà a recarsi in ospedale per pudore o per ragioni linguistiche, culturali, religiose. Per andare incontro a questi ultimi tra gli ultimi ma anche per fare informazione e prevenzione abbiamo ideato anche il ‘Camper della salute’”
 

Guarda il servizio della trasmissione Rai Buongiorno Dottore. 
 
 
 
 


















Guarda il servizio del Tg3 Campania
 
 

 

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