Occhi: come si cura la cataratta

Occhi: come si cura la cataratta

Le patologie degli occhi e della vista e le relative cure sono una delle specializzazioni dell'Ospedale Villa Betania. Ne parliamo con il dott. Antonio Lupo, Direttore UOC Oculistica
Occhi: come si cura la cataratta

Le patologie degli occhi e della vista, accentuate dall’uso di computer e telefoni cellulari, che costringono a sforzi continui, e le relative cure sono una delle specializzazioni dell’Ospedale Villa Betania. Di grande aiuto le tecnologie impiegate nella diagnosi e nella chirurgia come racconta il dott. Antonio Lupo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica. 

Domanda. Quando e perché si forma la cataratta e come di cura?
Risposta. La cataratta è la progressiva e costante opacizzazione del cristallino che interferisce o blocca del tutto il passagio delle luce necessaria per una visione nitida. Il cristallino è una lente naturale posta al di dietro dell’iride che serve a focalizzare le immagini sulla retina. Per diversi motivi come l’età, i traumi e le malattie metaboliche il diabete, farmaci o fattori ereditari  il cristallino perde la sua trasparenza. La cataratta può svilupparsi rapidamente o come avviene di solito lentamente ed è caratterizzata dalla riduzione del visus e da un alterazione della percezione dei colori e stranamente a volte da miglioramento della visione da vicino. La terapia è solo chirurgica. La tecnica utilizzata è la facoemulsificazione: frammentazione ultrasonica del cristallino che prevede di lasciare intatta la capsula lenticolare per cui è possibile l’inserimento di una lente artificiale e quindi la possibilità di correggere difetti refrattivi.In casi selezionati è possibile correggere anche l’astigmatismo e la presbiopia.

D. Quando si deve ricorrere alla Chirurgia vitreale e vitreo-retinica?
R. La chirurgia vitreo retinica è indicata per la cura del distacco di retina ,nella retinopatia diabetica proliferante spesso complicata ad emovitreo,nel pucker maculare e nel foro maculare ed ancora negli edemi maculari trazionali, nella retinoschisi.
I principali interventi sono il cerchiaggio ed il piombaggio,la vitrectomia 20 ,23 ,25,G con vitrectomi ad alta velocità con mantenimento automatico della pressione endoculare  ,ed ancora criopessia,fotocoagulazione laser e pneumoretinopessia.

D.  Oggi tra televisione, computer, smartphone e tablet gli occhi sono sempre sotto stress. Questo può accentuare i problemi dell’occhio?
R. Lo stress è la risposta dell’organismo ad uno stimolo negativo e si manifesta sotto forma di disagio. L’apparato visivo umano si è sviluppato nei millenni per adempiere a funzioni legate alla vita all’aria aperta. Le nuove abilità visive richieste dalla vita moderna, quali la guida la lettura e l’utilizzo del computer, connesse a condizioni di illumazione artificiale sono fattori di stress che possono comportare affaticamento e degrado dell’organo visivo.

D. Quanto le tecnologie hanno cambiato la chirurgia dell’occhio?
R. Quando ho iniziato la mia attività professionale lo strumentario a disposizione dell’oculista era molto limitato: lampada a fessura, tonometro oftalmoscopio diretto ed indiretto il campimetro di Goldmann, gli occhialini a due ingrandimenti per la chirurgia. Oggi la diagnosi si basa sulle immagini catturate da apparecchiature molto sofisticate: i nuovi fluorangiografi, l’OCT, HRT microperimetria, Oct Visante, Matrix, i nuovi tonometri e pachimetri; ed ancora in chirurgia i microscopi operatori facoemulsificatori e vitrectomi e laser portano a risultati eccellenti e a precoce riabilitazione del paziente. La direzione dell’Ospedale Evangelico Villa Betania ha sempre seguito con attenzione l’evoluzione dell’oculistica provvedendo costantemente all’aggiornamento dei presidi medico chirurgici  in dotazione al reparto.

 

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