QUANDO SERVE LA CHIRURGIA NELLA CURA DEI TUMORI?
L’Ospedale Evangelico Betania inserito nella rete oncologica regionale
del 26 Lug 2021
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Domanda 1. Qual è l’aspetto che caratterizza la chirurgia oncologica dell’Ospedale Evangelico Betania?
Negli anni ci siamo specializzati e oggi privilegiamo l’approccio chirurgico mini-invasivo anche con metodica 3D. Eseguiamo interventi in video-laparoscopia con tecnologie avanzatissime che consentono di evitare la metodologia tradizionale e ridurre al minimo il trauma per il paziente, il ricovero e favorire un rapido recupero post-operatorio.
D2. È molto diffuso il cancro al colon-retto?
Purtroppo si. Il cancro del colon-retto è il secondo più diffuso tra le patologie tumorali. Nel 2020 ha colpito 43.700 persone, peraltro questa neoplasia rappresenta anche la seconda causa di morte dovuta al cancro a livello nazionale, preceduta solo dal tumore del polmone. È fondamentale la diagnosi e se si interviene tempestivamente si può guarire. Quello del colon-retto è un tumore che, purtroppo, colpisce sempre di più i giovani ma per cui l’intervento chirurgico è spesso risolutivo.
D3. Oltre a questa patologia, quali altre trattate?
Da anni siamo un punto di riferimento anche nel trattamento chirurgico dell’apparato gastro-intestinale. Avendo nell’ospedale un centro di epatologia di eccellenza stiamo ragionando se proporci anche come rete oncologica per il trattamento dei tumori epatici e delle metastasi epatiche anche con tecniche quali la termoablazione con metodica laparoscopica. Praticamente, in questo caso, offriamo il percorso completo: dalla diagnosi al trattamento chirurgico per i casi più gravi. Nel reparto di chirurgia abbiamo istituito anche la diagnostica ERCP (colangiografia retrograda per via endoscopica) tale metodica diagnostica ed operativa completa l’offerta assistenziale del reparto di chirurgia.
D4. Ci può descrivere in cosa consiste?
La colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP) serve a capire che cosa ostruisce il normale deflusso della bile e del succo pancreatico nell’intestino e allo stesso tempo intervenire per eliminare calcoli o altri ostacoli di origine infiammatoria o tumorale dalle vie biliari.
D5. Qual è il vostro punto di forza?
Il nostro punto di forza, ciò che ci ha fatto raggiungere risultati importanti, diventare un punto di riferimento sul territorio ed entrare nella Rete oncologica regionale è l’elevata qualificazione e professionalità dei nostri operatori: medici, infermieri, oss. Negli anni abbiamo raggiunto un’altissima specializzazione professionale. Il riconoscimento più grande viene dai pazienti e dalle loro famiglie che apprezzano molto anche l’umanizzazione nelle cure e nell’assistenza che è il nostro tratto distintivo da sempre e il follow-up, cioè come seguiamo i pazienti dopo l’intervento.
D6. Però, da quando c’è l’emergenza Covid i familiari non possono entrare in ospedale!
Si, è vero. Purtroppo questa è una criticità relativa che ancora persiste e ha pesato molto sul percorso di cura. La vicinanza di un familiare in un momento difficile e a volte drammatico con la diagnosi di tumore e un intervento chirurgico è fondamentale. Da questo punto di vista devo ringraziare i nostri operatori che si sono fatti carico del lavoro extra di fare da tramite con i familiari, aiutando, soprattutto i pazienti più anziani a mantenersi frequentemente in contatto con loro attraverso chiamate e video-chiamate così come nell’assistenza materiale nei rapporti con le famiglie.
D8. Lo scorso anno, nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia avete avviato anche un nuovo progetto.
Si, a settembre 2020 è partito l’ambulatorio per la gestione del piede diabetico e delle ulcere cutanee in pazienti affetti da arteriopatie croniche ostruttive periferiche. È una grande novità che ci consente di offrire un servizio importante in questo territorio cosi vasto. Quando il piede diabetico non viene curato bisogna ricorrere alla chirurgia e nei casi più gravi all’amputazione. Oggi con questo ambulatorio, affidato alla dott.ssa Groger, abbiamo attivato un presidio permanente che ci consente di fare anche prevenzione.