TUMORE AL SENO, L’IMPORTANZA DELL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

TUMORE AL SENO, L’IMPORTANZA DELL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

Intervista al senologo Gennaro Guerra
TUMORE AL SENO, L’IMPORTANZA DELL’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE L’Ospedale Evangelico Betania negli ultimi anni è diventato un punto di riferimento nella cura del cancro della mammella. Da gennaio 2020, per le competenze acquisite è entrato a far parte del Gruppo Oncologico Multidisciplinare (GOM) realizzato in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, uno dei primi partiti in Campania, avviando alla cura, nonostante le difficoltà assistenziali legate all’emergenza sanitaria, 90 pazienti come racconta il senologo Gennaro Guerra. 

Domanda. Com’è cambiata la cura del cancro alla mammella?
Risposta. Fino a pochi anni fa la chirurgia costituiva il trattamento principe della malattia, ma in seguito, con le ricerche cliniche si è potuto valutare che essa doveva costituire uno dei momenti della strategia terapeutica non necessariamente il primo. Per comprendere meglio il concetto e stabilire la terapia adeguata bisogna necessariamente avere chiari tre aspetti:
Il primo è la diffusione loco-regionale del cancro nell'ambito della mammella (dimensioni-plurifocalità-ed interessamento di linfonodi regionali ascellari). Tale compito è affidato al radiologo dedicato, esperto di tutte le tecniche di diagnostica per immagini ed interventistiche sulla mammella (mammografia, Eco, RM, Mammografia con MDC, Microbiopsia) che ci danno una visione completa della malattia a livello loco-regionale.
Il secondo aspetto non è meno importante. Poiché la malattia cancro può determinare metastasi si rende necessario praticare esami di approfondimento (RX torace - ECO addome - Scintigrafia ossea - PET - TAC con e senza mezzo di contrasto - RM) per una completa stadiazione poiché la presenza di metastasi potrebbe condizionare la terapia.
Il terzo aspetto riguarda la caratterizzazione istologica con esami biomolecolari che vengono effettuati dall'Anatomo Patologo che potranno indirizzare verso una terapia Medica specifica per quel tipo di tumore.
 
D. Qual è la novità nella cura che scaturisce dall’inserimento nel GOM con la Federico II?
L'ospedale con la convenzione stipulata con l'Università Federico II costituisce un Centro Oncologico di riferimento Polispecialistico a carattere scientifico CORP/CORPUS mediante cui
possono accedere allo stesso tutti i cittadini con diagnosi di tumore o di fondato sospetto. Ci sarà la presa in carico della paziente da parte del G.O.M. (Gruppo Oncologico Multidisciplinare) che attuerà per ogni singola paziente il P.D.T.A. (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale).    

D. Cos’è il GOM?
Il G.O.M. è un board di esperti (radiologi, chirurghi, anotomo-patologi, oncologi, radioterapisti ecc.) che valutano la malattia ‘cancro’ in tutti i suoi aspetti e tracciano un percorso diagnostico terapeutico adeguato e personalizzato per ogni paziente contemplando anche gli aspetti più relazionali e sociali, ma anche della vita lavorativa, coinvolgendo anche la famiglia o altre persone e non prendendo in considerazione solo della malattia, come accaduto fino ad oggi.
L'ospedale Evangelico Betania con la costituzione del GOM è inserito a pieno titolo nella rete oncologica campana (R.O.C.) come Centro di I^ fascia per il cancro della mammella (>150 casi annui) e della cervice uterina e di II^ fascia per il cancro del colon.
 
D. Perché è importante l’approccio multidisciplinare?
I tumori possono essere simili ma non sono tutti identici, così come sono differenti le reazioni delle donne. Si comprende bene che il cancro è una malattia complessa che richiede la competenza di esperti per ogni aspetto della sua manifestazione, in quanto la sottostima potrebbe determinare un trattamento non adeguato con risvolti negativi per la guarigione. Non meno importante nel G.O.M. è la figura infermieristica del Case-Manager che dovrà provvedere alla prenotazione di tutte le procedure diagnostiche-terapeutiche prescritte dal G.O.M. L'inserimento nella rete Oncologica ci ha permesso un ulteriore salto di qualità nella diagnosi e trattamento, offrendo alle nostre pazienti una più completa gamma di prestazioni (onco-fertilità - psico oncologia - terapie del dolore - monitoraggio e trattamento di cardio tossicità in caso di chemioterapia - oncotype). 
Nei primi tre mesi del 2020 il G.O.M. ha esaminato circa 90 casi di cancro mammario e nell'anno 2019 ne ha trattati circa 350. Si comprende, quindi, quanto sia importante la sua funzione per un corretto percorso diagnostico-terapeutico che non può essere affidato a strutture che non possono garantire una multidisciplinarietà.
 

 

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