UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ

UNA STORIA DI SOLIDARIETÀ

Il convegno organizzato per celebrare il 45° anniversario dalla fondazione dell'Ospedale, avvenuta il 20 Ottobre 1968, è stata un'occasione di confronto sul contributo della sanità  religiosa, con il presidente della Regione Stefano Caldoro e il Si
del 21 Ott 2013
UNA STORIA DI SOLIDARIETÀL’Ospedale Evangelico Villa Betania è un bell'esempio di sanità etica in un quartiere che ha bisogno di beni comuni”. Queste parole del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris sintetizzano al meglio il senso della celebrazione del 45° anniversario dalla fondazione dell’Ospedale, che si è tenuta sabato 19 ottobre scorso.
 
Non da meno il Governatore della Campania Stefano Caldoro che ha sottolineato la necessità di “non parlare più di una sanità pubblica e una classificata ma anche di una sanità privata, la sanità è una ed ha un solo obiettivo la cura dei pazienti”. Il presidente della Regione, aprendo i lavori assieme al Presidente Sergio Nitti della Fondazione Evangelica Betania e al Vice Presidente Luciano Cirica ha parlato anche dell’importanza della sanità religiosa e ringraziato le Chiese evangeliche e la Fondazione Betania per l’importante funzione sociale svolta in questi 45 anni sostenendo l’Ospedale in un territorio difficile come quello di Napoli Est. “Un esempio da seguire” ha affermato Caldoro.
 
La giornate è proseguita con la tavola rotonda “L’Ospedale tra passato e futuro. Gli ospedali religiosi ed evangelici nella crisi della Sanità” che è stata un’occasione per fare il punto sulla ospedalità religiosa in Italia, con la partecipazione di Luciano Cirica; fratel Mario Bonora, Presidente Nazionale dell’ARIS, l’Associazione dell’ospedalità religiosa; Raffaele Calabrò, Consigliere per la Sanità Regione Campania che farà il punto della situazione sulla Sanità in Campania; il pastore Holger Milkau, Decano della Chiesa Evangelica Luterana in Italia; il pastore Eugenio Bernardini, Moderatore della Tavola Valdese italiana. Hanno suscitato molto interesse gli interventi di Barbara Oliveri Caviglia, Presidente dell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova (l’altra struttura italiana, assieme a Villa Betania delle Chiese Evangeliche) e di Herr Bernd Ru?hle, Direttore Generale del “Diakonie Klinikum” di Stoccarda.
La mattinata si è chiusa con la funzione liturgica di ringraziamento curata dal Pastore Vincenzo Polverino, Cappellano dell’Ospedale Villa Betania e la predicazione del Pastore Giorgio Bouchard della Chiesa Valdese.
 
Nel pomeriggio si è tenuta la premiazione dei dipendenti
 
Oggi l’Ospedale Evangelico Villa Betania, classificato come “Ospedale Generale di Zona” dal 1993, con i suoi 160 posti letto e circa 400 dipendenti, è diventato un’eccellenza medico-scientifica, sul territorio e a livello nazionale: punto di riferimento essenziale e insostituibile di un ampio bacino di utenza (oltre 500mila persone) che oltre alla periferia di Napoli-Est comprende anche molti comuni della zona vesuviana; dal 1998 è stato inserito nel Piano Regionale Ospedaliero quale sede di Pronto Soccorso Attivo, che oggi è una struttura all’avanguardia. La neonatologia, fiore all’occhiello dell’Ospedale, è considerata tra le eccellenze italiane ed è la prima in Campania tra quelle pubbliche per numero di parti e qualità dell’assistenza (dati Agenas 2013).
 
“Questo ospedale nasce come opera evangelica di testimonianza – afferma il Vicepresidente della Fondazione Evangelica Betania Luciano Cirica - dove l’ammalato viene considerato come un fratello da servire ed assistere nel nome di Cristo, in una logica di salute globalmente intesa, sia in senso fisico che in quello psicologico e spirituale. Opera evangelica che non vuole essere un’opera confessionale, ma un luogo laico dove tutti, senza discriminazioni religiose, possono trovare servizi essenziali per la cura della malattia, secondo principi di “compassione” e di umanità, di assistenza e di efficienza, di innovazione e di integrazione”.
 
Nel panorama della Sanità pubblica e “classificata”, che oggi vive una fase di grandi cambiamenti, segnati soprattutto dalle ristrutturazioni organizzative e dalle razionalizzazioni (tagli) di spesa, l’esperienza dell’Ospedale Evangelico Villa Betania dimostra che è possibile realizzare una sanità solidale, “pubblica” e non profit, innovativa ed efficace, appropriata ed economica, tecnologica ed umana, attenta e preoccupata dei bisogni del paziente, della sua famiglia e del territorio.
 
La nuova sfida, immaginata dallo stesso Teofilo Santi, è quella dell’ampliamento dell’Ospedale necessario a soddisfare adeguatamente le esigenze di cura degli oltre 15.000 ricoveri annui (ordinari e Ds/DH), circa 50.000 prestazioni di pronto soccorso, di cui 5300 di PS ginecologico ed ostetrico, e 7300 pazienti in osservazione breve intensiva.
 
“In questi 45 anni abbiamo cercato di essere efficienti e solidali, attenti ai costi, ma anche e soprattutto attenti ai malati – afferma il Direttore Generale Pasquale Accardo - Il malato è veramente al centro della nostra attenzione, senza retorica e senza ostentazione”.

Nelle foto in basso
L'intervento del Presidente Caldoro al convegno e il Direttore Generale, Accardo, mentre premia il Presidente Nitti. 
























 

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