CATARATTA, SE IL CRISTALLINO DIVENTA OPACO
L'asportazione della cataratta si svolge principalmente attraverso la facoemulsificazione, una tecnica chirurgica così diffusa a livello mondiale che risulta essere seconda solo al parto
del 12 Mag 2016
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Le cause e la diagnosi
Solitamente la cataratta è una conseguenza del processo di invecchiamento dell’occhio (cataratta senile), ma può essere dovuta anche alla presenza di diabete, l’uso prolungato di farmaci (come il cortisone), traumi all’occhio, l’esposizione a radiazioni o quella costante ai raggi ultravioletti, il glaucoma. A distanza di tempo dall’intervento chirurgico, invece, può comparire la cosiddetta cataratta secondaria: si opacizza il sacco capsulare (il sacco in cui è viene impiantato il cristallino artificiale). È sufficiente una semplice applicazione di laser per ridare trasparenza e nitidezza in modo definitivo.
La diagnosi può essere fatta solo dall’oculista con un esame approfondito dell’occhio, per valutare se i sintomi riferiti siano dovuti all’opacizzazione del cristallino o possano dipendere da altre cause.
L’intervento
L’asportazione della cataratta si svolge principalmente attraverso la facoemulsificazione, una tecnica chirurgica così diffusa a livello mondiale che risulta essere seconda solo al parto, in termini di frequenza di applicazione. È una patologia dunque ad altissimo impatto sociale e la nostra struttura dove vengono eseguiti oltre 1500 interventi all’anno riabilita in tal modo alla visione un numero ingente di pazienti. Servendosi di un microscopio operatorio per ingrandire i dettagli dell’occhio, l’oculista pratica, in genere, un’anestesia topica (cioè instilla gocce di anestetico nell’occhio), molto efficace e ben tollerata. Effettua, poi, una piccola incisione di 2-3 millimetri nella cornea, e introduce una minuscola sonda ad ultrasuoni che frammenta e aspira il cristallino opaco. Successivamente viene introdotta e impiantata, al posto del cristallino rimosso, una lente intraoculare artificiale che non provoca rigetto, è di durata illimitata, non richiede cure o manutenzione, consente un aspetto normale e non interferisce con la visione naturale. L’intervento dura in media dai 15 ai 40 minuti ed è indolore. Al termine, l’occhio viene medicato con colliri antibiotici e generalmente protetto con una benda o un paio di occhiali da sole.
* Dirigente Medico UOC Oculistica