L'IMPORTANZA DEL LATTE MATERNO CONTRO LE ALLERGIE ALIMENTARI. LO DIMOSTRA UNA RICERCA DELL'OSPEDALE BETANIA

L'IMPORTANZA DEL LATTE MATERNO CONTRO LE ALLERGIE ALIMENTARI. LO DIMOSTRA UNA RICERCA DELL'OSPEDALE BETANIA

I risultati dell'attività del comitato scientifico diretto dal dott. Francesco Messina
del 30 Apr 2021
L'IMPORTANZA DEL LATTE MATERNO CONTRO LE ALLERGIE ALIMENTARI. LO DIMOSTRA UNA RICERCA DELL'OSPEDALE BETANIA La conferma che il latte materno è il primo e più importante scudo contro le allergie alimentari nei bambini arriva da una ricerca condotta dal Ceinge, il centro nazionale di ricerca sulle biotecnologie dell’Università di Napoli “Federico II” in collaborazione con l’Università di Salerno, del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e, per la parte medica, l’Ospedale Evangelico Betania. Il team di ricerca multidisciplinare ha individuato nel butirrato, presente tra i componenti del latte materno, una funzione di immunoregolazione che svolge un'azione protettiva molto potente.
Un risultato importante, pubblicato sulla più importante rivista scientifica internazionale sulle allergie, Allergy, che è uno dei progetti di ricerca traslazionale (cioè che coinvolgono ricercatori e medici) che vede coinvolto il Comitato scientifico della Fondazione Evangelica Betania guidato dal dott. Francesco Messina.

“Nel 2020, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, il Comitato scientifico della Fondazione, che opera nell’Ospedale, non si è mai fermato, portando avanti diversi e significativi progetti, oltre questo, contribuendo in maniera determinante a consolidare il ruolo della ricerca scientifica in ospedale, che sarà sempre più determinante in futuro”, spiega il Direttore Francesco Messina (nella foto in basso) 

Le altre attività del Comitato scientifico 
Tra le altre attività c’è il proseguimento della proficua collaborazione tra il Gruppo multidisciplinare della Senologia dell’Ospedale Evangelico Betania con il Dipartimento di Oncologia Medica dell’Università Federico II di Napoli, diretto dal prof. Sabino De Placido, che ha già portato nel corso del 2019, all’Istituzione del GOM del Tumore della Mammella che fa parte della rete regionale della Campania finalizzata a migliorare le terapie contro il cancro. Nel corso degli ultimi 12 mesi il nostro Gruppo Oncologico Multidisciplinare “Federico II - Ospedale Evangelico Betania” ha registrato sulla piattaforma oncologica digitale della Regione Campania (ROC) circa 200 schede chiuse, relative ad altrettante pazienti trattate adeguatamente presso il nostro centro. Ciò ha consentito una maggiore gestione “multidisciplinare” con il miglioramento delle cure e soprattutto  la presa in carico delle donne  pazienti, che vengono seguite ed accompagnate durante tutte le fasi della malattia , dalla diagnosi all’intervento chirurgico , fino alla terapia ed al successivo Follow-up. Sempre nel 2020 il dott. Messina della Fondazione Evangelica Betania e l’Ing. Borzacchiello del IPCB del CNR , hanno ottenuto  l’attestato di brevetto per invenzione Industriale rilasciato dal Ministero dello Sviluppo Economico su “Biomateriali e suo utilizzo nel trattamento di patologie polmonari”, frutto di un progetto di collaborazione tra la Fondazione Betania ed il CNR iniziato nel 2016 con il progetto di ricerca “Rigenerazione polmonare” finanziato con una borsa di studio triennale.
Sta producendo risultati molto importanti anche l’attività scientifica sviluppata assieme all’Unità Dipartimentale di Epatologia diretta dal dott. Ernesto Claar. Tra i progetti che stanno portando risultati molto significativi c’è “Zero epatite C” che propone un modello innovativo di referral Ospedaliero. Nell’ambito di questo progetto è stata sviluppata una gestione accurata del percorso di cura dei pazienti affetti da neoplasie epatiche, essendo inseriti nel GOM per Epatocarcinoma dell’ Università degli Studi Federico II che prevede riunioni settimanali web ed in presenza e la gestione del percorso di cura dedicato ai pazienti candidati al trapianto di Fegato attraverso un a collaborazione istituzionale con il Centro Trapianti dell’ Ospedale Cardarelli ( dott. Vennarecci) sempre attraverso riunioni settimanali periodiche.

Sempre nell’ambito delle malattie epatiche su base autoimmune, problema molto diffuso sul nostro territorio, si è costituito un Gruppo di Valutazione multidisciplinare attraverso la collaborazione del Prof. Floriano Rosina, che garantisce da marzo 2018 la propria collaborazione alla nostra Unità Operativa, a titolo gratuito.

È stata avviata anche un’attività di ricerca sulla neonatologia in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II (prof. Nardone – Gastroenterologia; prof.ssa Filomena Morisco - Gastroenterologia), dell’ Università degli Studi Vanvitelli di Napoli ( Prof. Nicola Coppola – Malattie Infettive) Università di Salerno ( Prof. Marcello Persico – Medicina Interna), con l’ Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale nel corso del 2020 non si è fermata neanche l’attività convegnistica e di pubblicazioni scientifiche. Nel 2020 diversi dirigenti medici dell’Ospedale hanno preso parte come relatori ad importanti convegni scientifici. Significativa la presentazione a ben 16 Congressi Nazionali e Regionali delle attività, in ambito Gastroenterologico ed Epatologico dell’Ospedale e ben 6 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali (consegnate al nostro comitato Scientifico), in cui si menziona l’Ospedale Evangelico Betania. Molto importante anche la partecipazione della TIN dell’Ospedale Evangelico Betania, insieme al Direttore dott. Marcello Napolitano ad uno studio multicentrico internazionale (ALBINO), finanziato dalla Comunità Europea, nel quale viene studiata la possibilità di un trattamento farmacologico per i neonati asfittici che si aggiungerebbe al già validato ed efficace trattamento di ipotermia, peraltro in uso presso il nostro Centro nascita da oltre 10 anni.

Il dott. Francesco Messina 

 

 

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