Riconoscere i fattori di rischio delle principali malattie. Il nuovo numero di Betania Informa

Riconoscere i fattori di rischio delle principali malattie. Il nuovo numero di Betania Informa

del 23 Dic 2022
Riconoscere i fattori di rischio delle principali malattie. Il nuovo numero di Betania Informa “La salute viene prima di ogni altra cosa. Fatti subito un controllo e inizia a correggere i fattori di rischio come l’ipertensione arteriosa, il diabete, le dislipidemie”. È il consiglio della dott.ssa Michela Ferraro, Dirigente dell’Unità Operativa complessa di Cardiologia e UTIC dell’Ospedale Evangelico Betania che apre il nuovo numero di Betania Informa dedicato allo stato di salute degli italiani con un focus sul nostro territorio.
 
La Campania – infatti - è la prima regione per diminuzione dell’aspettativa di vita negli ultimi anni. Aumentano le disparità geografiche. Le principali patologie potrebbero essere affrontate e curate con una maggiore prevenzione, attraverso analisi periodiche e modificando alcune abitudini dannose, anche alimentari. Con il Covid sono aumentati i fumatori e stanno tornando le patologie legate al tabagismo. La nostra regione e in particolare le periferie dell’area metropolitana di Napoli sono tra i territori con il numero più elevato di cittadini che hanno problemi di salute.
 
Sono alcuni dei dati che emergono dal focus sull’Italia del nuovo Rapporto sullo stato di salute realizzato dall’OCSE e dall’European Observatory on Health Systems and Policies, in collaborazione con la Commissione europea.
 
“Il primo consiglio, per le persone da 18 anni in su, è quello di fare dei controlli almeno una volta l’anno, soprattutto se si è fumatori, in sovrappeso o si conduce una vita sedentaria oppure se si hanno sintomi riconducibili ad una delle patologie più comuni legate al cuore, alla circolazione, alla respirazione, al funzionamento dell’apparato gastro-digerente o a quello epatico, nonché a quelli della sfera sessuale, sia per gli uomini che per le donne, anche le più giovani”, si legge ancora nel Rapporto.
 
Imparare a riconoscere i fattori di rischio delle principali patologie e l’unico modo per cambiare la situazione. Per questo il nuovo numero del giornale si apre con la fotografia scattata dall’OCSE sullo stato di salute. Tra le malattie più diffuse e tra le principali cause di morte ci sono ancora al primo posto quelle legate alla salute del cuore. Per questo dott.ssa Michelina Ferraro ci guida nell’offerta assistenziale dell’ospedale sul fronte cardio-circolatorio.
Spazio poi al resoconto del corso-convegno sull’epatologia del Terzo millennio, giunto alla 10° edizione, ideato e diretto dal dott. Ernesto Claar. 
Infine il racconto della presentazione del libro “La notte più lunga” pubblicato da Guida editori che raccoglie i racconti, le esperienze e le testimonianze sui quasi 3 anni di Covid del personale dell’Ospedale Evangelico Betania.
 
“La Pandemia prima e la conseguente emergenza sanitaria che ci affligge dall’inizio del 2020 e non ha risparmiato neanche il 2022, poi la guerra nel cuore dell’Europa e la crisi economica che ne è scaturita, per noi hanno rappresentato un durissimo banco di prova:
umano, innanzitutto, con ripercussioni anche sulle relazioni lavorative; professionale, organizzativo e, non ultimo, sul piano economico come ha ricordato il Direttore Generale Luciano Cirica nell’ultimo numero di questo giornale”, scrive la presidente della Fondazione Evangelica Betania, Cordelia Vitiello che aggiunge: “Non è semplice riassumere in poche righe il significato di questo anno così complesso ma se c’è una parola che può racchiuderne il senso, questa è cambiamento. Nell’anno appena trascorso ci siamo trovati di fronte alla più grande sfida degli ultimi anni, forse dalla fondazione dell’Ospedale: quella di rinnovarci”.
 
Nel numero di dicembre del giornale, come di consueto il messaggio di riflessione e augurale del cappellano Vincenzo Polverino: “La guerra sta danneggiando seriamente anche il dialogo ecumenico tra ortodossi russi e il resto della cristianità, interrottosi proprio a motivo della decisione del patriarca Kirill di giustificare l'invasione come volere divino. Purtroppo, dobbiamo riconoscere che in questo difficilissimo tempo di estrema confusione, l’assurdità sta sostituendosi alla ragione e al buon senso. Per questo la mia esortazione è a fare nostre le parole di Gesù che dice: “continuate ad aver fede”. Buon Natale”.

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